domenica 17 giugno 2012

Bando mostra Duemiladodici trasformazioni

Bando per la partecipazione alla mostra duemiladodici a Cagliari http://microart.altervista.org/blog/duemiladodici-trasformazioni/?doing_wp_cron=1339926929

domenica 10 giugno 2012

Intervista a Davide Secci


Incontro col pittore Davide Secci


1 - Spiegaci come realizzi le tue opere: i dipinti sono eseguiti esclusivamente con la tecnica dell'olio su tela che nello specifico è a trama molto fine affinché l'effetto finale sia particolarmente gradevole alla vista e non lasci assolutamente indovinare il reticolato della fibra, un po' come se si fosse dipinto direttamente su tavola trattata. Le tele sono incollate su tavola ad ottenere un supporto perfettamente rigido.

Si comincia con il disegno, come nella migliore tradizione pittorica, che deve essere assolutamente preciso e definito. A questo punto si procede con la colorazione di fondo, la base, che è costituita da colori prevalentemente chiari, pastellati e molto densi. Questa fase ha una importanza fondamentale; è necessario capire e prevedere il risultato dell'opera finita a partire dai colori della base, che saranno volta per volta coperti da uno o più colori a seconda del risultato cromatico che si vuole ottenere delle luci piuttosto che delle ombre.

2 - I soggetti che prediligi: I soggetti dei miei quadri sono palesemente una rappresentazione della realtà: quella di un recipiente colmo di frutta, degli ombreggi di un drappeggio, quasi sempre bianco, con le sue pieghe talvolta disordinate e talvolta più lineari che comunque riempiono e completano la tavola, la realtà del povero, dell’alienato, solo con i suoi cenci, la realtà del giovane disadattato, così comune da vedersi nelle periferie di tutte le nostre città, il giovane che ricorre ad un espediente “chimico” per trovarsi, o per ritrovarsi o forse al contrario per estraniarsi, per perdersi ed uscire da un disagio che diventa una morsa… La realtà di una bella donna con le sue rotondità, le forme accattivanti, la pelle vellutata e seminascosta dal solito gioco di ombre. Ed ancora due uomini che discutono e si confrontano, manifestano le loro opinioni, forse senza incontrarsi mai.


3 - Parlaci di te: La passione per la pittura nasce un po’ come una sfida… I primi lavori rimandano a un iperrealismo all’americana, con le mele perfette, splendide e le gocce d’acqua che veniva voglia di toccarle. Ma dopo un po’ quelle mele hanno cominciato a diventare troppo perfette e quelle gocce d’acqua troppo realistiche per i miei gusti. Col tempo l’iperrealismo ha lasciato spazio ad un modo di dipingere “classico”, tradizionale anche nell’esecuzione oltre che nel risultato. Sono abbastanza evidenti i riferimenti alla “maniera” secentesca, alla pittura da “bottega”che ha bisogno di un elemento oramai sempre più raro e sempre più prezioso e che non va sprecato: il tempo. I miei quadri per essere “costruiti” hanno bisogno soprattutto di tempo, a partire dalla preparazione delle scene, studiate come una rappresentazione teatrale (in alcuni casi mi sono servito proprio di un teatro) fino alle lunghissime attese prima di procedere con le velature…

www.davidesecciarte.it                                                                             Misterbin

Intervista a Gabriele Loi

Incontro con lo scultore Gabriele Loi

1 - Quale molla ti spinge a plasmare il marmo?
È la voglia di sfidare me stesso in progetti sempre nuovi, oltre all’amore ancestrale per l'arte. Essere autori e non semplici esecutori, richiede un grande sforzo mentale, e migliorare ogni volta è lo stimolo maggiore. Una rigorosa autocritica mi consente di valutare i miei "errori", analizzandoli per trasformarli in esperienza.

2 - Ci vuole più passione o più tecnica?
Credo che da una grande passione nasca una grande tecnica. Inoltre, un artista che ha una grande passione creerà un'opera più completa, con più anima, rispetto a chi esegue con una tecnica eccelsa ma con poca passione.
  1. 3 - Perché gli orologi solari?
  2. Gli orologi solari sono per me una grande conquista interiore in quanto sono sempre stati, ai miei occhi, opere misteriose e cariche di fascino: è come fare un salto nel passato, se consideriamo che esistono oggi delle università che eseguono ricerche su come sia stato possibile per le popolazioni precolombiane avere così precise conoscenze degli astri, e come potessero eseguire con tanta accuratezza certi calcoli matematici. Questo mistero coinvolge anche la Sardegna, perché gli studiosi ancora oggi non sono d'accordo sulla reale funzione dei nostri nuraghe. Avrei tanto da dire su questo argomento, ma sapere che una mia opera funziona, segna esattamente il tempo, mi dà la sensazione di essere parte integrante dell'universo; condensarlo in un'opera da me progettata mi dà quello che le altre opere non riescono a darmi cioè una sensazione di immortalità, di eterno…
4 - Com’è camminare per le vie del tuo paese e vedere le tue creazioni?
Non posso negare che andare in giro e vedere le mie opere mi dà tanta soddisfazione, ma mi fa vedere anche gli "errori" che commetto: è una sensazione molto strana fare un percorso come quello dell'arte fatto di studio, evoluzione, sperimentazione, e sapere che questo è visibile a tutti. Un percorso estremamente intimo sottoposto costantemente al giudizio del pubblico. È come aprirsi alla gente, regalarle quello che dal profondo posso dare: i sentimenti, la passione, l'amore. Poterli condividere e farli vivere è meravigliosamente costruttivo, e arricchisce l'anima.

5 - Dagli orologi solari alle sculture pop, come mai?
Ci sono delle volte che ho bisogno di rilassarmi e quindi ecco la scultura pop, fresca, giovane, colorata, in grado di darmi suggerimenti utili per opere più importanti. Tutte le volte che voglio rilassarmi, studiare, divertire, tiro fuori una piccola collezione, come quella dei “fotogrammi di tempo” (quadri, poi, come dicevo prima, per me è importante la ricerca interiore, sapermi rinnovare continuamente, variare stili e tecniche). È il mio modo per costruirmi una solidità artistica, oltre a regalarmi sempre un prodotto nuovo, frutto della mia fantasia.
Misterbin

lunedì 4 giugno 2012

Mandukare

Concorso organizzato dalla fondazione Bartoli-Felter e da Meme...al seguente link tutti dettagli e il regolamento per partecipare http://poxart.it/index.php/concorsi-2

Espace S&P, personale di Franco Caruso - 2/10 giugno 2012

Espace S&P, Mostra personale di Franco Caruso "Piccoli bassorilievi in cotto" dal 2 al 10 giugno

Inaugurazione sabato 2 giugno ore 19:00
Espace S&P - via Savoia, 19
visitabile dal martedì alla domenica dalle 19:00 alle 21:00 - Chiuso il lunedì

Spazio 61, personale di Roberta Zucca - 8/16 giugno 2012

"La via del risveglio" mostra personale di Roberta Zucca

Inaugurazione venerdì 8 giugno ore 19:00
Visitabile dal lunedì al sabato dalle 17:30 alle 20:00 e domenica dalle 10:00 alle 13:00